Il Comune di Pescocostanzo si è costituito in giudizio contro il Parco; la sentenza del commissario per gli usi civici della Regione Abruzzo.
Il bosco di Sant’Antonio a Pescocostanzo è un bosco da pascolo di origine medievale caratterizzato da faggi monumentali che hanno acquisito nei secoli forme particolari grazie alle pratiche di potatura – la capitozzatura – usate dai pastori per la produzione di foraggio. Con l’Istituzione del Parco della Majella, della riserva integrale e di un Sito di Interesse Comunitario, in ottemperanza alla direttiva europea HABITAT, si sono vietate le pratiche di pascolo e di capitozzatura per conservare “l’habitat naturale” della faggeta e rinaturalizzare l’area. In virtù del valore storico e dei suoi caratteri di paesaggio culturale, il bosco è stato recentemente inserito fra i paesaggi proposti per il registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico promosso dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Nonostante questo il Parco della Majella non ha voluto modificare gli indirizzi di conservazione e ripristinare le pratiche di pascolo condannando questo paesaggio unico a perdere le sue caratteristiche. Il Comune di Pescocostanzo si è costituito in giudizio contro il Parco e la sentenza del commissario per gli usi civici della Regione Abruzzo gli ha dato ragione, sostenendo che le particolari caratteristiche dell’area e il fatto che questa fosse soggetta ad uso civico, non giustificavano l’imposizione di tali vincoli. Si tratta di un importante riconoscimento giuridico del fatto che i valori associati ai paesaggi rurali italiani, alla identità culturale delle popolazioni locali e delle pratiche tradizionali, che poi sono quelli riconosciuti dall’Articolo 9 della nostra costituzione, prevalgono sulla conservazione di una idea di natura che in questo caso non ha alcuna relazione con i caratteri del paesaggio. E’ anche una esplicita critica nei confronti degli indirizzi di gestione delle aree protette, ed una conferma della necessità di istituire una specifica forma di protezione per il paesaggio rurale italiano che ad oggi manca.
Questa è la puntata di Report andata in onda nel maggio del 2013 in cui al minuto 22 il Professor Agnoletti parla del Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo in Abruzzo (clicca col tasto destro e poi “mostra controlli” per farlo iniziare)
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