Oggi il Global Footprint Network ci dice che il mondo ha superato la quota di risorse disponibili. Il giorno in cui abbiamo consumato più di quanto la Terra riesca a produrre in un anno. Ci dicono che “consumiamo più legna di quanto non ne producano le foreste, mangiamo più animali di quanto il loro ciclo riproduttivo riesca a farne nascere, consumiamo vegetali a un ritmo maggiore dei tempi necessari alla coltivazione”. Ok per il mondo, ma meglio chiarire per casa nostra. In Italia i boschi sono aumentati da 4 a 11 milioni di ettari e ne utilizziamo appena un quarto. Sono in costante aumento dalla Svezia alla Sicilia, con una media di 800.000 ettari all’anno. Mentre invece abbiamo smesso di coltivare, siamo a meno 12.000.000 di ettari, su 24 che ne avevamo in Italia ed importiamo sempre più cibo dall’estero. Allora vediamo che nel calcolo dell’impronta ecologica, ci sia anche la terra che facciamo coltivare ad altri perché abbiamo smesso di coltivare la nostra. Con 7.5 miliardi di persone sulla terra e il 70% di cibo in più da produrre nei prossimi 50 anni, forse abbiamo qualche problema e il pubblico dovrebbe essere informato anche su questo, non solo sul clima che cambia. Chissà perché la Cina sta comprando terreni da coltivare in Africa….