Amici australiani ci inviano questa immagine chiedendoci se usare queste parole per pubblicizzare un prodotto chiaramente non italiano con tanto di paesaggio toscano “doc” come corredo di immagine sia legale e cosa possiamo fare per fermarli. La prima reazione è di dire agli amici che probabilmente non è legale, ma che sicuramente ce lo meritiamo.
Francamente, quali cibi tipici italiani prodotti in Italia vengono pubblicizzati rendendo palese nelle etichette o nelle descrizioni il loro legame con il paesaggio? Pochissimi, e se viene fatto si tratta di rimandi generici, sfondi di etichette senza alcun riferimento o tanto meno descrizioni. Siamo al punto che anche in Toscana, prima regione italiana per l’agriturismo, le descrizioni che troviamo su siti come booking, sebbene spesso siano prodighe di immagini del paesaggio rurale, sono quasi sempre interamente dedicate al numero delle camere, alla piscina o ad altri aspetti dell’ospitalità, ma una traccia o una notizia su la bellezza del paesaggio rurale , cercando di spiegare la sua storia e come i cibi tipici prodotti sono collegati ad esso sembra superfluo. Eppure sempre la Toscana è la prima regione anche per numero dei prodotti tipici.
Quindi, lasciamo questo lavoro agli australiani, agli americani, ai tedeschi agli inglesi, che dai secoli del Grand Tour vengono in Italia per ammirare il paesaggio, o ai nuovi arrivati, russi, indiani, giapponesi ecc. (229 milioni di presenze nel 2015).
Lasciamo quindi che gli amici australiani, tutto sommato sono veri amici, ci facciano il grande servizio di ricordare il legame fra cibo e paesaggio ( che tanto manca nelle etichette del panforte), tutto sommato valorizzano il paesaggio italiano.
Lasciamo invece ai nostri pastai il fare la pasta “italiana” con il grano canadese, ai prosciuttai il fare il prosciutto con maiali olandesi, ai mozzarellai il fare mozzarelle con latte polacco ecc. ecc., sfruttando però il nome Italia e contribuendo a mandare a picco l’agricoltura ed il paesaggio agrario su cui nessuno vuole investire.
Noi invece possiamo continuare a pensare al buon ristorante dove andare a cena, o al bel posto delle prossime vacanze, magari l’Australia, si sa, l’estero è più bello.