Una delle più importanti peculiarità che contraddistinguono la città di Firenze è la presenza di una fascia periurbana che ha mantenuto una forte impronta agricola caratterizzata da straordinari valori paesaggistici. Questi sono il risultato della combinazione di colture agricole e sistemi insediativi di grande persistenza storica, esaltati da una morfologia caratterizzata da aree collinari con valori scenici assolutamente unici nel panorama nazionale ed internazionale, oltre a mosaici agrari dotati di grande diversità bioculturale.
Con questo studio, incentrato sul territorio comunale di Firenze, parte delle aree per il Monitoraggio del Paesaggio Toscano, si è voluto approfondire il rapporto tra città e campagna, spesso visto come uno scontro e non come un’integrazione funzionale. Il paesaggio rurale fiorentino conserva peculiarità che è necessario evidenziare, per informare i cittadini ed i decisori pubblici dei suoi valori e delle sue criticità, per questo motivo l’indagine non ha approfondito gli aspetti insediativi, socioeconomici e demografici, che sono già stati esaminati in varie pubblicazioni, ma si è dedicata soprattutto alle componenti agrosilvopastorali.
Scarica qui l’articolo contenuto nel volume di Florens 2012.
Confronto tra una foto aerea del 1954 ed una attuale, zona sud-est del Comune di Firenze.
Due vedute storiche: la Certosa in una vecchia cartolina e Firenze nel 1744 (Museo Firenze Com’Era).
L’espansione della città dal 1832 ad oggi ha quasi interamente occupato tutta la zona pianeggiante.
Le zone collinari prossime alla città sono ancora caratterizzate da frequenti terrazzamenti coltivati.