Lamole, una frazione di Greve in Chianti, presenta un paesaggio caratterizzato da terrazzamenti su cui si coltivano vite e olivo. Il termine Lamole, deriva dal latino lamulae, cioè lingue di terreno, ripiani, segno che la presenza di terrazzamenti è particolarmente antica. Questi luoghi sono da tempo noti per la produzione di vino di qualità, tanto che il Repetti parlava del “buon vino cotanto lodato“.
Fino agli anni ’60 del Novecento il paesaggio di Lamole era caratterizzato da colture promiscue su terrazzamenti, piccoli oliveti e consociazioni vite-olivo. Con la diffusione della coltura specializzata della vite negli anni ’70, molti terrazzamenti furono eliminati per far posto a vigneti a rittochino, maggiormente meccanizzabili e meno onerosi. Con il passare degli anni però, ci si rese conto che la qualità del vino non era la stessa rispetto a quello di un tempo. Studi appositi arrivarono alla conclusione che il motivo era da ricercarsi proprio nella eliminazione dei terrazzamenti. In particolare, i filari dei moderni vigneti a rittochino erano disposti ortogonalmente rispetto a quelli sui terrazzamenti, e quindi ricevevano i raggi del sole in modo completamente diverso. Inoltre le pietre dei terrazzamenti accumulavano il calore durante il giorno, per poi cederlo la notte ai grappoli, favorendone una maturazione particolarmente adatta per la vinificazione. Infine, le opere di gestione idrica associate ai terrazzamenti, evitavano l’erosione superficiale tipica del rittochino.
Per questi motivi sono stati restaurati per opera di un produttore locale, circa 6 ettari di vecchi terrazzamenti, pari a 7 chilometri di muri restaurati o ricostruiti, su cui oggi si produce vino di alta qualità.
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I terrazzamenti di Lamole prima del restauro, dopo la rimozione della vegetazione che vi era cresciuta sopra in seguito al loro abbandono.
Confronto della presenza dei terrazzamenti nel 1954 e nel 2007. Nonostante ancora oggi siano presenti numerosi terrazzamenti, la loro diminuzione rispetto agli anni ’50 è evidente.
I terrazzamenti di Lamole dopo il restauro.