La Merkel viene a Firenze! si narra che le verranno propinati i classici dei classici: chiese, musei, palazzi, etc. E se provassimo a presentarle anche qualche bel paesaggio agrario, tanto per cambiare?
Magari finirà senz’altro che qualche vignaiolo se la porterà nel castello di turno, ma è probabile che anche in quel caso la veloce visita alle cantine, ed il passaggio nelle sale della magione storica, corredate da dipinti d’autore, sia seguito da un frettoloso sguardo, in genere qualche minuto per le foto, al bel “panorama”, del quale nulla si spiega, per poi infilarsi subito nell’altrettanto prevedibile pranzo con corredo di vini e altri cibi sopraffini, il cui collegamento, con il paesaggio, si sa, è di nessuna utilità. Eppure fra gli innumerevoli viaggiatori del Grand Tour in Italia c’era anche un certo Woflgang Goethe, il quale come molti altri suoi conterranei, attento osservatore del nostro paesaggio agrario, mentre decine di altri di quei letterati e gentiluomini europei, definirono il paesaggio agrario toscano come il più bello del mondo. Non si sa bene se sia per la mancanza della conoscenza che c’è anche “il paesaggio agrario” fra i nostri beni culturali da parte degli anfitrioni, o se forse viste le recenti polemiche per il piano paesistico è meglio non mostrare qualche monocoltura industriale, con il rischio di sentirsi ridire da altri quello che già diceva il PIT nostrano. Eppure, di bei paesaggi agrari con tanta di quella storia da non sfigurare rispetto ai nostri palazzi ne abbiamo a bizzeffe. E’ da dire che nemmeno in EXPO sembra ci sia il paesaggio agrario, forse i Bronzi di Riace, e d’altra parte come dar torto agli organizzatori, sbagliano le Nazioni Unite a volere esporre i paesaggi agrari del mondo, noi la sappiamo certamente più lunga. Peccato, proprio fra pochi giorni a Roma si decide sull’inserimento dei primi 4 paesaggi toscani nel registro nazionale dei paesaggi storici. E si sa che i tedeschi, nonostante tutto, sono fra i nostri principali estimatori, popolando da decenni i nostri agriturismi (+ 14% di presenze fra 2009 e 2013: avanti il settore economico che ha fatto meglio….) , e acquistando interi paesi abbandonati per restaurarli. Ma bisogna essere positivi, siamo in un momento di nuove Idee e grandi innovazioni, siamo sicuri che a qualcuno salterà in mente che esistono anche tanti agricoltori che hanno mantenuto dei bei paesaggi, con le loro pratiche tradizionali e producendo quei prodotti di qualità di cui tanto si parla. Insomma paesaggi veri, non “Truman Show”, con corredo di cipressi. Sono li che aspettano di ricevere l’attenzione che meritano e questa sarebbe una bella occasione.