E’ stato completato il primo strato informativo relativo a 120 aree rurali individuate in tutto il territorio nazionale che servirà a tenere sotto controllo le trasformazioni del paesaggio rurale italiano. Il sistema è una delle attività dell’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale attivato presso il Ministero delle Politiche Agricole. E’ il primo sistema del genere messo in atto in Europa rivolto non a valutare aspetti ambientali ma soprattutto il paesaggio, in particolare le trasformazioni degli usi del suolo e delle loro caratteristiche legate alle attività agricole, forestali e pastorali. Più della metà delle aree è interessata da aree protette. Potremo quindi valutare non solo fenomeni legati all’abbandono, all’industrializzazione dell’agricoltura o all’urbanizzazione, ma anche come gli strumenti di tutela esistenti, quali vincolo paesaggistico e aree protette proteggono il paesaggio. Si tratta di passare da valutazioni su l’efficacia della tutela basata sulla semplice esistenza di vincoli a valutazioni che entrano nel merito dell’effettivo ruolo dei vincoli riguardo a paesaggi le cui caratteristiche sono legate ad un ruolo attivo dell’uomo riguardo a produzioni tipiche e mantenimento di pratiche agricole, forestali e pastorali utili a mantenere la qualità del paesaggio italiano. Oltre a rispondere alle esigenze delle politiche europee riguardo la necessità di valutare la qualità del paesaggio come risorsa economica sociale ed ambientale, il monitoraggio ha una utilità per la valutazione del benessere della popolazione. L’ISTAT, ha infatti deciso di introdurre la qualità del paesaggio rurale nelle valutazioni del benessere della popolazione utilizzando questo database come fonte informativa.