L’agricoltura è sempre stata accusata di essere una delle principali cause del riscaldamento climatico. Oltre a cercare risposte legate a nuove tecnologie le nazioni unite riscoprono le conoscenze tradizionali. Si tratta di pratiche millenarie attraverso le quali l’umanità si adeguata a produrre cibo in ambienti e climi assai diversi che vanno dai +50° ai -50° consentendo la vita. Si tratta di un patrimonio vastissimo che la FAO sta catalogando tramite un programma mondiale sui paesaggi agricoli tradizionali di cui l’Italia è uno dei partner principali. Alla conferenza sul clima di Bonn , per la prima volta, si organizza una sessione interamente dedicata a capire come questi paesaggi possono fornire esempi utili alla mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico.
Nella sforzo di individuare paesi che possano essere di esempio al resto del mondo l’Italia è stata chiamata a dare il suo contributo presentando i paesaggi del registro nazionale dei paesaggi rurali storici istituito presso il MIPAAF. E’ un importante riconoscimento che la comunità internazionale assegna al nostro paese e un importante occasione per valorizzare la cultura agricola italiana e i nostri paesaggi agrari più preziosi.